Il fondatore del Fūden Ryū, una delle scuole di sōjutsu (arte della lancia) più antiche e prestigiose in Giappone, è stato Nakayama Genbei Yoshinari, il quale, dopo aver studiato in profondità il sōjutsu della Takenouchi Ryū con il padre Nakayama Kakubei Ieyoshi, esperto di tale scuola, nel 1600 circa revisionò lo schema generale e formulò il nuovo stile. In seguito, i due Nakayama, genitore e figlio, hanno diffuso il Fūden Ryū insegnando a molti Ronin e Samurai di diversi clan (Nakatsu, Hikone, Owari, Takada, Sendai, Shibata, Ono, Daishoji ed altri). Il 13° caposcuola in linea diretta, il Maestro Nakada Daisaku è recentemente scomparso; suo figlio Nakada Takeo è il 14° sōke e Vice Presidente del Dai Nippon Butokukai di Kyōto.

Da tempo immemorabile, l'arte della lancia è strettamente collegata al Fūden Ryū; negli antichi manoscritti (densho) è contenuta la frase

Kaze okoredomo miezu, sawaredomo kikoezaru

"il vento si alza ma non si vede, tocca ma non si ode"

 che esprime l'essenza della tecnica, simile alla sostanza del vento:

Fū (vento) Den (trasmissione) Ryū (scuola).

La lancia utilizzata nei kata ha una lunghezza di mt 3,60, e la sezione trasversale non è circolare, ma è un poligono con 16 lati. La hosaki (punta) ha la forma del frutto del Ginko Biloba ed è lunga 3 sun e 5 bu (10,6 cm).

La tecnica prevede tsuki waza (tecniche di affondo), ma anche uchi waza (tecniche di colpo), vera specialità della scuola. Infatti, nell'epoca Sengoku Jidai (1480 - 1615), poiché i guerrieri portavano l'armatura, era possibile usare la lancia sia per affondare che per percuotere dall'alto o lateralmente, azioni che, a causa dell'elmetto e delle protezioni, provocava un forte trauma all’avversario. Al giorno d'oggi i praticati di Fūden Ryū non indossano l'armatura, ma allenano comunque le tecniche come se questa fosse indossata.

L'apprendimento tecnico avviene tramite l'allenamento di kata a coppie nei quali, sia uchitachi (colui che attacca e perde) che shitachi (chi risponde e vince) adoperano la lancia. I kata base sono suddivisi in quattro livelli progressivi:

 Esiste poi un livello superiore della pratica, okuden, in cui i kata prevedono il confronto della lancia contro la spada.

La pratica nel Garyuan Dojo segue gli insegnamenti dell’attuale Soke della scuola M° Takeo Nakada

Si ringrazia per il materiale qui pubblicato il M° Costantino Brandozzi del Dojo “Iso no Nami” di Ascoli Piceno

Orario dei corsi